10.000!!
Questo è lo spaventoso numero di pazienti potenzialmente infettati da quello che è stato definito un batterio killer.Chi sono questi 10.000 individui? Sono pazienti, pazienti operati nei centri di cardiochirurgia del Veneto, con uno strumento cardiochirurgico “infetto” prodotto e fornito dalla multinazionale LivaNova.
Il gruppo tecnico della Regione Veneto “per la prevenzione e la gestione delle infezioni in soggetti sottoposti a intervento cardiochirurgico” ha deciso oggi di contattare tutti e 10.000 i pazienti per valutare eventuali accertamenti clinici avendo infatti riscontrato la presenza del batterio killer (Mycobacterium chimaera) nei macchinari dell’azienda LivaNova che ha provocato 18 casi di infezione (di cui 14 in Veneto) con 8 decessi.
Tutti i pazienti riceveranno un documento contenente le informazioni sui sintomi conseguenti all’eventuale infezione e l’indicazione dei numeri di telefono da contattare in caso di riscontro dei sintomi o per gli eventuali approfondimenti clinici necessari.
Il gruppo tecnico aggiunge inoltre che “i macchinari presenti nelle cardiochirurgie di tutti gli ospedali veneti sono già stati messi in sicurezza e, in alcuni casi, sostituiti” e che “la Regione Veneto si sta tutelando nei confronti della Ditta produttrice“. Infatti il batterio killer “sembra essersi annidato già nel sito di produzione del dispositivi, quindi antecedentemente all’installazione in sala operatoria“. In caso di provvedimenti giudiziari la Regione Veneto, ha già annunciato che si costituirà parte civile.
Questo è lo spaventoso numero di pazienti potenzialmente infettati da quello che è stato definito un batterio killer.
Chi sono questi 10.000 individui? Sono pazienti, pazienti operati nei centri di cardiochirurgia del Veneto, con uno strumento cardiochirurgico “infetto” prodotto e fornito dalla multinazionale LivaNova.
Il gruppo tecnico della Regione Veneto “per la prevenzione e la gestione delle infezioni in soggetti sottoposti a intervento cardiochirurgico” ha deciso oggi di contattare tutti e 10.000 i pazienti per valutare eventuali accertamenti clinici avendo infatti riscontrato la presenza del batterio killer (Mycobacterium chimaera) nei macchinari dell’azienda LivaNova che ha provocato 18 casi di infezione (di cui 14 in Veneto) con 8 decessi.
Tutti i pazienti riceveranno un documento contenente le informazioni sui sintomi conseguenti all’eventuale infezione e l’indicazione dei numeri di telefono da contattare in caso di riscontro dei sintomi o per gli eventuali approfondimenti clinici necessari.
Il gruppo tecnico aggiunge inoltre che “i macchinari presenti nelle cardiochirurgie di tutti gli ospedali veneti sono già stati messi in sicurezza e, in alcuni casi, sostituiti” e che “la Regione Veneto si sta tutelando nei confronti della Ditta produttrice“. Infatti il batterio killer “sembra essersi annidato già nel sito di produzione del dispositivi, quindi antecedentemente all’installazione in sala operatoria“. In caso di provvedimenti giudiziari la Regione Veneto, ha già annunciato che si costituirà parte civile.