Sono 390 i medici beneficiari della nuova sentenza della Corte d’Appello di Roma.
Sono circa €10.000.000 di euro il nuovo esborso di denaro pubblico destinato a risarcire la violazione delle direttive europee che, colpevolmente, lo Stato italiano non ha ancora sanato. Ricapitolando le cifre, solo quest’anno, lo Stato è stato condannato, per le identiche violazioni, a risarcire una cifra poco inferiore a 30 milioni di euro.
Una situazione ‘dimenticata’ dal Parlamento, che sembra non ricordare il suo ruolo, nonostante Tribunali e Corti continuino a riconoscere il diritto dei medici, rafforzando ragioni e fiducia dei ricorrenti.
E’ naturale che la soluzione più idonea – nonché economicamente conveniente per ambo le parti – consista in una transazione che consenta di chiudere in via definitiva la questione. Ciò è però realizzabile solo con intervento del Parlamento e agendo nella prossima manovra finanziaria al fine di trovare le necessarie coperture.
Complice la lentezza, ma inesorabile progressione negli anni delle diverse azioni e dei diversi gradi di giudizio, l’anno 2020 condensa in sé un cospicuo numero di sentenze unanimi a favore dei medici.
Dai Tribunali di tutta Italia, alle Corti d’Appello alla Suprema Corte di Cassazione oltre alle conferme già consolidate in passato sul diritto al rimborso, emergono nuove chiare indicazioni di assoluta rilevanza giuridica. Non si può infatti trascurare quanto sancito ad esempio dal Tribunale di Genova in materia di prescrizione che non ha mai iniziato a decorrere per la mancanza di una norma attuativa per i medici iscritti alla scuola di specializzazione prima del 1991, riconoscendo inoltre il diritto al rimborso anche agli iscritti a Medicina prima del 1983 e la rivalutazione monetaria e gli interessi compensativi.
E’ quindi ormai chiaro come le indicazioni dei Tribunali e delle Corti muovano i cardini legislativi verso la svolta da noi sempre auspicata che porti ad una rapida soluzione transattiva.
Prolegal continuerà quindi a difendere il diritto di tutti i Medici, e a breve presenterà 2 nuovi ricorsi collettivi sia per i medici iscritti alle scuole di specializzazione dal ’78 al ’91, che per quelli iscritti dal ’91 al 2006. Ribadendo quanto sia determinate avere un ricorso in essere anche per poter beneficiare dei risarcimenti in caso di conversione dei due Ddl in legge. Per qualunque informazione i nostri Consulenti sapranno indicarvi la miglior strada in base alla vostra personale situazione.